Con l’arrivo dell’inverno e l’inevitabile abbassamento delle temperature, il riscaldamento riprende a lavorare a pieno regime. È quindi importante che la caldaia o la pompa di calore funzioni bene nonostante diversi mesi di stop durante il periodo estivo. Idraulico Milano ti offre i migliori consigli.
Un impianto di riscaldamento funzionante garantisce di vivere la stagione fredda in piena tranquillità nel tepore delle mura domestiche. E non solo. Infatti, una caldaia efficiente è sinonimo di risparmio sui consumi ed inquina meno.
Come occorre muoversi per ottenere questi grandi vantaggi? La risposta è molto semplice: manutenzione. Non tutti possono fare la manutenzione periodica di una caldaia.
Questo compito dev’essere affidato ad un manutentore o ad un’impresa che possiede i requisiti tecnico – professionali per svolgere questo lavoro. Il costo per la manutenzione della caldaia cambia in base al manutentore o l’impresa a cui ci si affida ma il prezzo varia tra i 60 euro e gli 80 euro.
C’è poi il costo sulla verifica delle emissioni che si aggira intorno ai 100 euro. Le altre spese sono relative all’acquisto della caldaia come costi da sostenere prima dell’accensione, il collaudo della macchina appena installata, il primo controllo sull’emissione dei fumi (le aziende che lo includono nel prezzo iniziale sono davvero poche), l’estensione della garanzia (è possibile estenderla fino a 5 anni con costi che si aggirano tra i 500 euro e i 700 euro) e l’assistenza programmata.
Consigli principali per una manutenzione ottimale
È importante ricordare che ogni intervento tecnico effettuato sulla caldaia (pulizia, operazioni di controllo, ecc.) implica il rilascio di un rapporto compilato e firmato dal manutentore. Con questo documento, il cliente potrà dimostrare che la caldaia è in regola secondo le norme vigenti. Se vuoi conoscere i problemi idraulici più comuni, leggi il nostro blog.
1. Periodicità della manutenzione
La regola più importante è legata proprio alla periodicità della manutenzione. Una manutenzione periodica è garanzia di sicurezza e risparmia al cliente spese importanti per il pagamento di sanzioni varie. Inoltre, come accennato in precedenza, un impianto di riscaldamento ben funzionante ed a norma garantisce un risparmio non trascurabile sulle bollette della luce.
All’aspetto del risparmio energetico si collega anche il mantenimento della corretta temperatura negli ambienti interni. Scaldare troppo la casa equivale a consumi molto alti e non è salutare. Le temperature dovrebbero aggirarsi tra i 20° e 22° per i più freddolosi. La temperatura ideale è di 19°, sufficiente a ricreare una condizione ottimale nell’ambiente. Ogni grado in ribasso garantisce dal 5 al 10% di risparmio sulla bolletta.
2. Cronotermostati intelligenti
Altro consiglio utile è l’utilizzo dei cronotermostati intelligenti. Oggigiorno, la domotica è molto sfruttata nella realizzazione delle case. Con il controllo da remoto grazie a smartphone e altri moderni dispositivi elettronici, è possibile gestire la temperatura dell’ambiente interno.
In altre parole, i cronotermostati intelligenti permettono il regolamento della temperatura e l’accensione solo quando strettamente necessario. Grazie a questa modalità d’impiego, il risparmio energetico sarà apprezzabile già dalle prime bollette.
3. Il numero di ore in cui la caldaia rimane accesa
Un altro aspetto che si dovrebbe tenere in considerazione è il numero di ore in cui la caldaia rimane accesa. In Italia, il tempo massimo giornaliero è regolato in base alle sei zone climatiche che suddividono il paese. Gli impianti di riscaldamento dotati di cronotermostati possono tenere la caldaia accesa anche per 24 ore.
4. Isolamento termico
Il check up alla propria casa col fine di valutarne l’isolamento termico è da prendere in seria considerazione. Infatti, in base all’anno di costruzione, la casa o edificio potrebbe non rispettare le normative sul contenimento dei consumi energetici. Se la casa è stata costruita prima del 2008, occorrerà intervenire per isolare le pareti e sostituire gli infissi (soprattutto le finestre).
Con pareti e finestre a norma, i consumi di energia sono notevoli (fino al 20%) e si può usufruire della detrazione fiscale del 65% sui costi ai quali si è dovuti incorrere per avere un corretto isolamento termico.
5. Impianto di riscaldamento
Un altro fattore che non dovrebbe essere trascurato è il rinnovamento dell’impianto di riscaldamento. Infatti, una caldaia tradizionale è meno performante, consuma di più e, molto probabilmente, non è più adeguata alle ultime normative.
Quindi, un impianto di riscaldamento datato dovrebbe essere sostituito con una caldaia all’avanguardia o moderne pompe di calore. Inoltre, gli impianti che funzionano grazie alle fonti di energia rinnovabile (impianto fotovoltaico, impianto solare termico, ecc.) stanno prendendo il sopravvento perché hanno una resa migliore e dei costi decisamente più contenuti rispetto agli impianti tradizionali.